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Goldman incrementa le transazioni fisiche di uranio in mezzo all’impennata dei prezzi

Goldman incrementa le transazioni fisiche di uranio in mezzo all’impennata dei prezzi

Di Tsvetana Paraskova di OilPrice.com

Goldman Sachs, Macquarie e alcuni hedge fund hanno incrementato il commercio fisico e le transazioni di opzioni sull’uranio in un contesto di prezzi in rialzo, poiché molti paesi cercano di aumentare la produzione di energia nucleare per raggiungere i loro obiettivi climatici riducendo al contempo la necessità di importazioni di combustibili fossili.

Goldman ha aumentato il commercio di uranio fisico e ha creato un derivato del commercio dell'uranio scrivendo opzioni sull'uranio fisico per gli hedge fund, hanno detto a Reuters fonti degli hedge fund e del settore commerciale che hanno familiarità con le operazioni.

Mentre il colosso dell'investment banking Goldman Sachs fa affari principalmente con hedge fund e altri clienti finanziari, Macquarie ha intensificato il commercio dell'uranio prodotto dai minatori, ha detto a Reuters una fonte che ha fatto affari con entrambe le banche.

L’uranio è in un mercato rialzista poiché molte economie cercano di utilizzare più energia nucleare in una rinascita della tecnologia dopo la crisi energetica e l’invasione russa dell’Ucraina.

Al vertice sul clima COP28 della fine dello scorso anno, gli Stati Uniti e altri 21 paesi si sono impegnati a triplicare le capacità di energia nucleare entro il 2050, affermando che incorporare più energia nucleare nel loro mix energetico è fondamentale per raggiungere i loro obiettivi di zero emissioni nei prossimi decenni.

“La Dichiarazione riconosce il ruolo chiave dell’energia nucleare nel raggiungimento dell’azzeramento globale delle emissioni di gas serra entro il 2050 e nel mantenere a portata di mano l’obiettivo di 1,5 gradi Celsius”, ha affermato il Dipartimento di Stato americano.

Come risultato della ripresa dell’energia nucleare, i prezzi dell’uranio sono aumentati all’inizio di quest’anno raggiungendo il massimo degli ultimi 16 anni dopo che Kazatomprom, il più grande minatore di uranio al mondo, ha dichiarato a gennaio che la carenza di acido solforico e i ritardi nella costruzione dei depositi appena scoperti potrebbero portare alla l’azienda non raggiunge gli obiettivi di produzione : sfide che potrebbero persistere anche nel prossimo anno.

I prezzi dell’uranio sono raddoppiati nell’ultimo anno fino a superare i 100 dollari la libbra in un contesto di offerta più ristretta, e i minatori occidentali cercano di aumentare la produzione.

Tyler Durden Mar, 20/02/2024 – 18:20


Questa è la traduzione automatica di un articolo pubblicato su ZeroHedge all’URL https://www.zerohedge.com/markets/goldman-boosts-physical-uranium-trades-amid-soaring-prices in data Tue, 20 Feb 2024 23:20:00 +0000.