Vincitore del premio EFF: Alaa Abd El-Fattah

Da oltre trent'anni, la Electronic Frontier Foundation (EFF) premia coloro che aprono la strada alla libertà e all'innovazione nel mondo digitale. Innumerevoli luminari che lavorano nella privacy digitale e nella libertà di parola si sono riuniti per questa cerimonia di premiazione dei pionieri a San Francisco nel corso dei decenni. Quest'anno, siamo entusiasti di rilanciare quella celebrazione annuale come i primi EFF Awards !

Gli EFF Awards sono una nuova cerimonia dedicata alle crescenti comunità dei diritti digitali i cui contributi tecnici, sociali, economici e culturali stanno cambiando il mondo. Possiamo sentire l'impatto del loro lavoro in diversi campi come il giornalismo, l'arte, l'accesso digitale, la legislazione, lo sviluppo tecnologico e il diritto.

Tutti sono invitati a partecipare alla cerimonia degli EFF Awards! La celebrazione inizierà alle 18:00. PT, giovedì 10 novembre presso The Regency Lodge, 1290 Van Ness Ave. a San Francisco. Registrati oggi per partecipare di persona . Alle 19:00 PT, la cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta e gratuitamente su Twitch, YouTube, Facebook e Twitter.

Siamo onorati di presentare i nostri tre vincitori degli EFF Awards di quest'anno: Alaa Abd El-Fattah, Digital Defense Fund e Kyle Wiens. Ma prima che la cerimonia abbia inizio, vogliamo dare un'occhiata più da vicino a ciascuno dei nostri premiati. Primo: Alaa Abd El-Fattah, Premio EFF per la difesa della riforma democratica :

Alaa Abd El-Fattah , 40 anni, è un blogger egiziano-britannico, sviluppatore di software, attivista politico e forse il prigioniero politico di più alto profilo in Egitto se non in tutto il mondo arabo.

È stato determinante per la creazione delle reti di blogger e tecnici arabi, ha gestito uno dei blog egiziani più longevi e celebrati e ha co-fondato un pionieristico aggregatore di blog egiziano. Nel 2005, il suo blog Manalaa ha vinto lo Special Reporters Without Borders Award nella competizione Best of Blogs di Deutsche Welle.

Sebbene i suoi arresti per attivismo risalgano al 2006, è stato imprigionato dal governo egiziano per quasi pochi mesi dal colpo di stato del 2013. È stato ripetutamente arrestato per presunti reati come l'organizzazione di proteste senza autorizzazione; più recentemente è stato condannato nel dicembre 2021 a cinque anni di carcere per aver condiviso un post su Facebook sulle violazioni dei diritti umani in carcere. Ha iniziato uno sciopero della fame nell'aprile 2022, passando di recente 200 giorni , e si dice che sia in cattive condizioni di salute. Da lunedì 7 novembre 2022 rifiuta l'acqua oltre al suo sciopero della fame, aumentando i timori per la sua vita.

Un'antologia dei suoi scritti, inclusi alcuni pezzi contrabbandati fuori dal carcere, è stata tradotta in inglese da sostenitori anonimi e pubblicata nel 2021 come You Have Not Yet Been Defeated. Feroce sostenitore della libertà di espressione, di una magistratura indipendente e della responsabilità del governo, anche a un immenso costo personale, sostiene ancora le riforme democratiche, le libertà tecnologiche e i diritti civili e umani in Egitto e altrove.

"Quello che deve accadere è un completo cambiamento nell'ordine delle cose", ha detto a RightsCon nel 2011, "in modo che stiamo realizzando questi fantastici prodotti e ci stiamo guadagnando da vivere, ma non stiamo cercando di monopolizzare, e non stiamo cercando di controllare Internet, non stiamo cercando di controllare i nostri utenti e non siamo complici dei governi”.

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