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L’EFF presenta commenti sulla FRT alla Commissione sui diritti civili

L'EFF presenta commenti sulla FRT alla Commissione sui diritti civili

I nostri volti sono spesso esposti e, a differenza delle password o dei codici PIN, non possono essere rifatti. I governi e le imprese, spesso lavorando in partnership, utilizzano sempre più i nostri volti per tracciare i nostri spostamenti, le nostre attività e le nostre associazioni. Questo è il motivo per cui l’EFF ha recentemente presentato commenti alla Commissione statunitense sui diritti civili, che sta preparando un rapporto sulla tecnologia di riconoscimento facciale (FRT).

A nostro avviso, abbiamo ribadito la nostra posizione secondo cui dovrebbe esserci un divieto sull'uso governativo della FRT e norme severe sull'uso privato perché: (1) non è sufficientemente affidabile per essere utilizzato in decisioni che incidono sui diritti costituzionali e statutari o sui benefici sociali; (2) rappresenta una minaccia per la giustizia sociale poiché i suoi errori sono molto più pronunciati se applicati a persone di colore, membri della comunità LGBTQ+ e altri gruppi emarginati; (3) minaccia il diritto alla privacy; (4) raffredda e scoraggia l'espressione; e (5) crea rischi per la sicurezza delle informazioni.

Nonostante queste gravi preoccupazioni, la FRT viene utilizzata dal governo e dalle forze dell’ordine con crescente frequenza e talvolta con effetti devastanti. Almeno una donna nera e cinque uomini neri sono stati ingiustamente arrestati a causa di un'identificazione errata da parte di FRT: Porcha Woodruff , Michael Oliver , Nijeer Parks , Randal Reid , Alonzo Sawyer e Robert Williams . E Harvey Murphy Jr. , un uomo bianco, è stato ingiustamente arrestato a causa di un'errata identificazione della FRT e poi aggredito sessualmente mentre era in prigione.

Anche se la FRT fosse accurata, o almeno altrettanto imprecisa in tutti i dati demografici, avrebbe comunque un grave impatto sulla nostra privacy e sicurezza. Non possiamo cambiare il nostro volto e lo esponiamo alle reti di sorveglianza di massa già in atto ogni giorno che usciamo in pubblico. Ma farlo non dovrebbe essere un permesso per il governo o per enti privati ​​di lasciare impronte sul nostro volto e conservare tali dati, soprattutto quando tali dati potrebbero essere violati da attori ostili.

Il governo dovrebbe vietare l’uso della FRT e limitare rigorosamente l’uso privato, per proteggerci dalle minacce poste dalla FRT.


Questa è la traduzione automatica di un articolo pubblicato su EFF – Electronic Frontier Foundation all’URL https://www.eff.org/deeplinks/2024/04/eff-submits-comments-frt-commission-civil-rights in data Fri, 12 Apr 2024 22:06:09 +0000.