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Il grafico della settimana di Saxo: indicatore del rischio sistemico della BCE

Il grafico della settimana di Saxo: indicatore del rischio sistemico della BCE

Di Christopher Dembik, responsabile dell'analisi macro presso Saxo Bank

Questo è sicuramente il grafico più importante in vista della riunione della BCE di giovedì.

Sviluppato inizialmente da Hollo, Kremer e Lo Duca nel 2012 nel mezzo della crisi del debito sovrano dell'area dell'euro, l'indicatore di rischio sistemico della BCE si basa su quindici misure di stress finanziario ed è utilizzato per monitorare lo stress dei mercati emergenti che potrebbe costringere la BCE a intervenire nel mercato . Non è un indicatore anticipatore, ma è molto utile per valutare l'evoluzione della politica monetaria nell'area dell'euro e giudicare l'impatto sul mercato delle ultime mosse politiche.

Ciò che colpisce particolarmente è che le tensioni sui mercati sono quasi tornate ai livelli pre-crisi a seguito delle ultime misure della BCE annunciate a dicembre (aumento della dotazione PEPP ed estensione di altri nove mesi almeno fino alla fine di marzo 2022). Dopo aver raggiunto un picco annuale a 0,34 a metà marzo (che è ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2012), si è spostato verso il basso ed è ora quasi tornato dove era prima dello scoppio, intorno allo 0,07. A nostro avviso, questo indicatore riassume perfettamente quanto sia stata efficace la BCE nel contenere il rischio finanziario nel 2020 ed è un chiaro segnale che non è necessaria alcuna ulteriore azione monetaria nel breve termine.

La modesta reazione del mercato all'aumento del rischio politico nell'area dell'euro (con crisi politiche in Italia e nei Paesi Bassi) costituisce un'ulteriore prova del successo della BCE. In sostanza, l'incontro di questa settimana consisterà per lo più in un altro test di comunicazione per il presidente della Bce Lagarde con due principali punti di interesse: l'evoluzione del tasso di cambio effettivo nominale dell'euro, che sta ricevendo una crescente attenzione da parte del Consiglio direttivo come rivelato dai verbali del Riunione di dicembre e l'evoluzione dell'inflazione che potrebbe temporaneamente aumentare a causa dei prezzi più elevati delle materie prime, dell'effetto base nel secondo trimestre e delle strozzature sul lato dell'offerta particolarmente significative in Europa.

Un euro forte (che deriva principalmente dal calo del dollaro USA) e le pressioni inflazionistiche dovrebbero essere considerate transitorie dalla BCE, quindi non si traducono in ulteriori azioni politiche.

Tyler Durden Mar, 19/01/2021 – 03:30


Questa è la traduzione automatica di un articolo pubblicato su ZeroHedge all’URL http://feedproxy.google.com/~r/zerohedge/feed/~3/rX3jJVKtPZM/saxos-chart-week-ecb-systemic-risk-indicator in data Tue, 19 Jan 2021 00:30:00 PST.